"quel ch'a par sculpe e colora,
Michel, più che mortale, angel divino"
Ludovico Ariosto, Orlando furioso, Canto XXXIII, 2, vv. 3-4
"quel ch'a par sculpe e colora,
Michel, più che mortale, angel divino"
Ludovico Ariosto, Orlando furioso, Canto XXXIII, 2, vv. 3-4
Il laboratorio, denominato Michelangelo, è dedicato all'illustrissimo artista Buonarroti (6 marzo 1475 – 18 febbraio 1564) che dell'arcangelo porta il nome. Nel logo tale nome contiene le iniziali delle parole corrispondenti alla definizione di laboratorio mobile per l'analisi dei Beni Culturali e reca nella lettera finale tre circonferenze, disposte intorno al loro comune punto di intersezione, le quali richiamano il noto segno identificativo scolpito da Michelangelo sui blocchi di marmo da lui scelti come propri. La configurazione geometrica descritta è inoltre simbolo della puntuale precisione dell'analisi archeometrica.
Il logo è stato progettato e realizzato dalla Dott. Elisabetta Gadaleta per MICHELANGELO - Mobile Cultural Heritage Lab.
Fig. 1
Fig. 2
Immagine di copertina: (a sinistra) Michelangelo Buonarroti, Pietà Bandini, 1547-1555, Firenze, Museo dell'Opera del Duomo. Nella scultura il volto di Nicodemo è con molta probabilità un autoritratto di Michelangelo; (a destra) Michelangelo Buonarroti, Annunciazione (particolare), 1545 - 1550, New York, Morgan Library Museum.
Figura 1: Foglio autografo di Michelangelo Buonarroti nel quale è visibile il segno identificativo costituito dai tre cerchi, Firenze, Casa Buonarroti.
Figura 2: Michelangelo Buonarroti, Atlante, 1525 - 1530 ca, Firenze, Galleria dell'Accademia. Nell'angolo in alto a destra, è possibile osservare il segno identificativo costituito dai tre cerchi.
"Non ha l’ottimo artista alcun concetto
c’un marmo solo in sé non circonscriva
col suo superchio, e solo a quello arriva
la man che ubbidisce all’intelletto."
Michelangelo Buonarroti, Sonetto 151, vv. 1-4